domenica 20 dicembre 2009

Complottismo senza ragione


Lo spazio abusivamente dato al video “shock” che dimostrerebbe come Berlusconi abbia orchestrato il lancio di una statuetta di cinque chili per mano di uno psicolabile, riassume perfettamente il livello a cui siamo arrivati. Il vero problema dei nostri giorni è la perdita della ragione, come capacità critica dell’uomo di fronte agli eventi: questo è il dramma a cui assistiamo. Avvenimenti, fatti, discussioni che appena 50 anni fa sarebbero state ritenute irrazionali oggi acquistano dignità da dibattito popolare. Segno del cretinismo dei nostri tempi. Quel video disponibile in YouTube e riportato dai giornali nazionali ed oggetto di commenti politici è nient’altro che un complottismo da spazzatura per opera di una persona che da anni ormai legge e si abbevera di antiberlusconismo, libertà di opinione e finti paladini della giustizia. Il video non dimostra niente, insinua senza documentare, allude senza provare niente in assoluto. E’ il tipico ragionamento da bar che ascende a discussione nazionale. Prima questo era perlomeno proibito dal buon senso. Un sano senso di vergogna faceva provare incomodità a persone razionali. Oggi per mano di un povero lettore di siti di fantascienza politica, senza né gli strumenti razionali né la preparazione necessaria per decifrare la complessa realtà, la massa viola anti-B trova la sua spiegazione irrazionale a ciò che è successo. E non importa più se siamo in un clima politico in cui di Pietro e Rosy Bindi dicano dopo l’accaduto che lui è un istigatore e l’altra che non faccia troppo la vittima; un clima che aspetta con ansia il ritorno di qualche gruppo ben armato e manovrabile per tornare ad eseguire gli ordini maggiori o magari sogna ancora quella corda di Piazza Loreto.

Il fatto più grave è che questa strategia avvantaggia coloro che hanno tutto da perdere confrontandosi con una vera coscienza critica e razionale, che revisiona la storia, che va a fondo agli eventi, documentando ciò che accade nei centri di potere. Proprio per la povertà del video, per la sua vacuità e insensatezza, anche le sane discussioni e dibattiti storici vengono catalogati come “complottismo”. La scadenza del video va a discapito di coloro che dedicano sforzi, studi, onestà intellettuale a scoprire la storia, la realtà, la politica attuale. Tutto il mondo della critica e della revisione storica, fatta di persone che hanno perso la vita in un archivio o in una biblioteca viene messa allo stesso piano di quel povero deficiente che vedendo il suo nemico grondare di sangue ha pensato bene di gridare: “Ci deve essere qualcosa sotto”. A quel punto il gioco è facile: “Sono gli stessi che negano l’11 Settembre”, e le tante persone che hanno scritto libri, fatto esperimenti in laboratorio, fisici, chimici, analisti, studiosi perdono ogni credibilità venendo accostati ad un cretino. O ricordo quando lo storico Ariel Toaff pubblicò “Pasque di Sangue”, uno dei primi commenti fu “E’ allo stesso livello dei negazionisti dell’Olocausto e dell’11 Settembre”. Pietra tombale per uno studio di valore che non doveva essere dibattuto. Purtroppo lui, in effetti, aveva studiato e spulciato archivi e testi dell’epoca compiendo un’opera con grande dignità scientifica. Ma questo nella perdita di ragione collettiva entra in secondo piano.

La tattica è quella di muovere l’attenzione dal dibattito storico pertinente al livello da bar, in cui ognuno può dar sfogo al suo diritto d’opinione e sentirsi rappresentato secondo i poveri strumenti che ha a disposizione. “E’allo stesso piano di…” , e il tutto viene screditato. Tattica vecchia ma sempre efficace. Se avessimo un poco di ragione in più ce ne accorgeremmo immediatamente. Anche l’antiberlusconismo attuale, rivestito dall’alone di purezza senza macchia di chi lo sbandiera, cosi spiccio, ripetitivo e ottuso è realmente il frutto di questa perdita della razionalità.

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1)http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_84d27532-ec75-11de-a048-00144f02aabc&vxBitrate=300 e http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_19/guerzoni-internet-tesi-complotto_b1d6866a-ec73-11de-a048-00144f02aabc.shtml

2 commenti:

  1. Bellissimo articolo Ste, veramente bello. Condivido in pieno ciò che hai scritto.

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